๐๐ ๐ฉ๐ข๐ฅ๐ฅ๐จ๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐๐๐ฅ ๐๐.๐.๐๐๐๐:Non รจ necessario lโimpossessamento per configurare la rapina impropria
Non รจ necessario lโimpossessamento per configurare la rapina impropria
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Cassazione penale, sez. II, Sentenza n. 14965 del 13.05.2020
Lโimputato sottrae un salume dal banco del supermercato e, dopo averlo portato fuori con lโaiuto di un complice, rientra nel supermercato per pagare un altro prodotto e minaccia i dipendenti che gli avevano contestatola sottrazione del bene.
La fattispecie consente alla Corte di puntualizzare due aspetti controversi relativi alla rapina impropria (commessa da โchi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione –del bene mobile altrui –, per assicurare a sรฉ o ad altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a sรฉ o ad altri l’impunitร โ ai sensi dellโart. 628 co. 2 c.p.).
Il primo profilo riguarda la definizione del contesto temporale in cui lโazione deve essere svolta ossia lโinterpretazione dellโavverbio โimmediatamenteโ.La Corte aderisce allโorientamento prevalente secondo cui la violenza o la minaccia possono realizzarsi anche in luogo diverso da quello della sottrazione della cosa e in pregiudizio di persona diversa dal derubato tanto che non รจ richiesta la contestualitร temporale tra sottrazione e uso della violenza o minaccia. ร sufficiente che tra la sottrazione e la minaccia intercorra โun arco temporale idoneo a realizzarei requisiti della quasi flagranza e tale da non interrompere il nesso di contestualitร dell’azione complessiva posta in essere al fine di impedire al derubato di rientrare in possesso della refurtiva o di assicurare al colpevole l’impunitร โ. Si rammenta in proposito che la nozione di quasi flagranza deriva dallโart. 382 c.p.p. che consente lโarresto di chi โsubito dopo il reato, รจ inseguito dalla polizia giudiziaria, dalla persona offesa o da altre persone ovvero รจ sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente primaโ.
Il secondo profilo รจ relativo alla sottrazione che consentirebbe la consumazione del reato anche qualora non culmini in un vero e proprio spossessamento: il reato si consuma โanche se il reo usi violenza dopo la mera apprensione del bene, senza il conseguimento, sia pure per un breve spazio temporale, della disponibilitร autonoma dello stessoโ. Il reato di rapina impropria, a differenza di quanto avviene per il reato di furto e per quello di rapina propria, non richiede quindi lo spossessamento, essendo sufficiente la mera sottrazione.
Va sottolineato che tale ultima conclusione configura una sovrapposizione tra tentativo di rapina impropria (ammesso, non senza dibattito, dalla giurisprudenza: v. SS.UU. n.34952 del 19.04.2012) e rapina impropria consumata. La differenza sembra essere individuata dalla giurisprudenza nella perdita di controllo sulla cosa da parte del possessore del bene: se questi non รจ in grado di recuperarlo autonomamente, il reato sarร consumato; se, invece, vโรจ un constante controllo sul bene tanto da poterlo riprendere autonomamente, il reato sarร nella sua forma tentata (v. Corte appello Roma n. 1241 del 2.3.2016).