๐๐ ๐ฉ๐ข๐ฅ๐ฅ๐จ๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐ฉ๐๐ง๐๐ฅ๐ ๐๐๐ฅ ๐๐.๐๐.๐๐๐๐: Lโistallazione di apparecchiature per intercettare comunicazioni puรฒ essere assorbito nel reato di frode informatica
Lโistallazione di apparecchiature per intercettare comunicazioni puรฒ essere assorbito nel reato di frode informatica
a cura dellโavvocato Paolo Vincenzo Rizzardi
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Corte di Cassazione, sez. V penale, n.42183 del 07/09/2021 (dep. 18/11/2021)
La pronuncia in oggetto, chiarisce che il reato di installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche di cui allโart. 617 quinquies c.p. puรฒ essere assorbito nel piรน grave reato di frode informatica, consistendo in uno dei modi che realizzano l’alterazione nel funzionamento o comunque l’intervento illecito sul sistema informatico ai sensi dell’art. 640-ter c.p.
La decisione origina dallโimpugnazione della sentenza emessa della Corte dโappello di Brescia, la quale, riformando parzialmente la sentenza di primo grado, condannava il Sig. C.S per una serie di reati che consistevano nell’avere promosso, diretto ed organizzato un’associazione a delinquere avente come scopo la riproduzione abusiva di codici PIN e PAN di carte carburante attraverso l’installazione di lettori di bande magnetiche, denominati “skimmer” presso le colonnine self-service di distributori di carburante per carpire i codici e trasferirli su altre carte, che i partecipanti all’associazione successivamente utilizzavano per prelevare il prodotto e poi rivenderlo.
Al riguardo, la difesa contestava il concorso di reati dichiarato dalla Corte dโappello, sostenendo che ย i reati di cui agliย artt. 640-terย eย 615-quater c.p.ย non possono coesistere in quanto il reato di cui all’art. 640-ter c.p.ย assorbe anche quello di cui all’art. 493-ter c.p.
La Corte, nella pronuncia in commento, ha eseguito una preliminare e breve ricostruzione della disciplina del โcyber crimeโ, evidenziando che con la l. n. 547 del 1993 รจ stata introdotta una compiuta ย regolamentazione dei crimini commessi tramite l’utilizzo di tecnologie informatiche o telematiche, anche detti reati informatici., eseguendo una modifica delle ย norme del codice penale e precisamente negliย artt. 640-ter,ย 615-ter,ย 615-quater,ย 615-quinquies,ย 617-quater,ย 617-quinquies e sexies c.p.. Pertanto, attualmente le fonti normative dei reati informatici sono principalmente tre: la c.d. Legge Conso,ย l. 23 dicembre 1993, n. 547; la l. 18 marzo 2008; laย l. 15 febbraio 2012, n. 12ย sulla confisca.
Successivamente, la Corte si รจ soffermata sul rapporto tra il reato di cui all’art. 617-quinquiesย e art.ย 640-ter c.p., escludendo un concorso di reati in quanto ad avviso della stessa โil primo, infatti, costituisce un mero reato di pericolo tendente a prevenire l’intercettazione del dato informatico; nel caso di specie, quando l’utente digitava nel sistema il PIN, questo gesto integrava una comunicazione nel sistema informatico, con conseguente possibilitร di intercettazione se era installato un apparecchio atto a tale scopo, come lo skimmer (โฆ) nella specie, ritiene il Collegio che il reato di cui all’art. 617-quinquies c.p.ย resti assorbito nella frode informatica, trasformandosi tale condotta di pericolo, preparatoria dell’intercettazione, in uno dei modi che realizzano l’alterazione nel funzionamento o comunque l’intervento illecito sul sistema informatico ai sensi dell’art. 640-ter c.pโ.